Il workshop “ A supportive, caring and inclusive school community – Una comunità scolastica che sostiene, assiste e include” – è stato realizzato come evento conclusivo del Progetto W.IN.N.E.R. Wellbeing In New Educational Research della Regione Umbria all’interno del programma Comenius Regio, iniziato nel 2011 e conclusosi nel 2013.
Il progetto, attraverso le sue azioni, aveva l’obiettivo di valorizzare la promozione del benessere nei contesti scolastici per contrastare preventivamente il disagio giovanile, la dispersione e l’abbandono scolastico.
Come consulente di Ecipa Umbria ho realizzato una ricerca che aveva come obiettivo la costruzione di indicatori di benessere scolatico. Tale ricerca è stata realizzata organizzando focus groups con gli studenti e successivamente con le famiglie delle scuole coinvolte nel progetto. I risultati sono diventati indicatori per migliorare la qualità dell’offerta formativa.
Il workshop ha rappresentato non solo un utile momento di confronto sui traguardi raggiunti ma ha anche dato l’opportunità di dialogare con le Istituzioni e costruire, così, sinergie, lavorando in una logica di sistema.
Il confronto si è caratterizzato per la “ricchezza di contenuti” e per l’esposizione di “buone pratiche” da parte delle scuole e delle associazioni, per la voglia di condividere idee e progetti, per la disponibilità a mettersi in gioco, con l’obiettivo di trovare strategie per permettere a tutti gli studenti di raggiungere buoni risultati in termini di apprendimento e occupazione futura.
I partecipanti hanno condiviso la convinzione che una relazione impostata sul giudizio impedisce il dialogo e l’ascolto, che gli studenti devono avere l’opportunità di “imparare dall’errore”.
I giovani hanno bisogno di “recuperare i loro sogni” e la scuola e la famiglia devono essere preparati a sostenerli nella loro realizzazione. Per questo è importante che i giovani sviluppino competenze progettuali, che definiscano obiettivi, siano in grado di valorizzare le loro risorse e imparino a farlo a partire dalla scuola dell’infanzia per ritrovarsi a 14 anni capaci di scegliere la scuola superiore in modo consapevole.
La presenza dei partner Europei ha offerto la possibilità ai partecipanti non solo di confrontare l’esperienza umbra con quella rumena condividendo metodi educativi, strategie e strumenti di prevenzione del disagio giovanile e scolastico ma anche di far crescere “un’appartenenza” all’Europa le cui linee guida e i cui strumenti possono diventare un valido metodo di lavoro.
Le reti costruite attraverso il progetto hanno fatto sentire le persone come parte di una “comunità”, parola che frequentemente si è ripetuta all’interno del workshop in contrapposizione a “individualismo”, condizione, quest’ultima, che non aiuta a crescere e a creare sviluppo ma anzi genera un “senso di impotenza” di fronte ai problemi.
Il coinvolgimento delle famiglie nella ricerca, ha dato loro la possibilità di confrontarsi e presentare la volontà di costituire un comitato genitori per sostenere la scuola e la dirigenza nella realizzazione delle azioni, programmi ed eventi che vorrà organizzare in futuro.
Un ringraziamento particolare va agli studenti che hanno partecipato al focus group; con il loro impegno hanno dimostrato maturità e senso di responsabilità rispetto alle questioni di sé in rapporto alla scuola. Lo scambio e le riflessioni all’interno del gruppo sono state utili risposte ai problemi. I giovani hanno tante competenze, aiutiamoli a prenderne consapevolezza e a valorizzarle!
Mi piace pensare che questa esperienza, grazie ai risultai che ha raggiunto, possa rappresentare l’inizio di un percorso di sviluppo progettuale e di futuri interventi. La speranza è che non si tramuti in un progetto “chiuso in un cassetto” e quindi fine a se stesso. Che le risorse non vadano perse, soprattutto in questo momento in cui ne abbiamo un grande bisogno!